Cosa fa lo scramblerista all’ inizio della bella stagione? Comincia a scostare il telo che copre lo scrambler dando qualche affettuosa sbirciata. Passa qualche giornoe si decide a togliere il telo appagando la vista con un giro completo attorno alla moto. Col passare dei giorni infine si tenta il calcio alla pedivella. Lo spazio temporale tra le varie fasi è estremamente importante perché certe emozioni vanno affrontate preparandosi!
Quindi, al momento giusto, calcio deciso, (magari due o tre…ma non importa), colpo di gas! E….funziona!
Si, funziona davvero! Si sa che per lo scramblerista l’accensione del mezzo non è mai una certezza acquisita, si vive trepidando l’inverno nell’attesa e “nella speranza” ….chissà ….. ma quando romba… e romba sul serio (testimoni i vicini di casa) l’orgoglio è smisurato. La fase successiva è una amorevole lucidatina e intanto ….la fregola sale. Per fortuna ci hanno pensato gli AMICI DELLO SCRAMBLER ad organizzare il primo tour della stagione “ben per tempo” …. le adesioni fioccano!
Siamo davvero un “gran bel gruppo” ad affrontare questo primo appuntamento della stagione con una motivazione in più: incontrare i ducatisti d’oltr’alpe. Siamo stati invitati ai festeggiamenti del 25° anniversario del Club DUCATI ZURIGO.
Il maltempo, imperversato fino a qualche giorno fa con punte di freddo invernali, ha lasciato il posto a temperatura mite ed un bel sole non sufficiente però a sciogliere i metri e metri di neve che ancora ostruiscono il San Gottardo. Peccato! Organizzando (in gennaio) un tour in maggio era stato facile tendere all’ottimismo più che al catastrofismo che il tempo, oramai puntuale, ci riserva.
Invece delle curve e i saliscendi del passo montano affronteremo sull’autostrada i veicoli dei vacanzieri del ponte del 1° maggio. Bisogna dire che non è la stessa cosa ma l’allegria generale non cambia e il divertimento c’è, comunque.
Zurigo è una bellissima città, culturalmente molto attiva, cosmopolita, piena di vita e di localini interessanti che invitano alla sosta. Stesa lungo le sponde del fiume Limmat, di sera, coi monumenti del centro magistralmente illuminati esercita su di noi tutto il fascino della sua storia antica.
E’ stato piacevole passarvi due serate gironzolando per i quartieri del centro storico cenando sulle rive del Limmat nei tipici localini con orchestra dal sapore folk dove, incredibile ma vero, i compìti svizzeri arrivano addirittura a “scatenarsi nelle danze”.
Il motoraduno del Club DUCATI ZURIGO, allestito su di un ettaro di terreno in aperta campagna ad alcuni km fuori città, invece ci riserva più sorprese! La prima piacevole sorpresa è stato incontrare alcuni dei nostri fedelissimi soci svizzeri.
Di loro ci erano noti solo i nomi, pensate che, puntualmente …e se no che svizzeri sarebbero…si tesserano ogni anno al nostro club.
Ci ha fatto veramente piacere avere questa prima occasione d’incontro.
La seconda piacevole sorpresa è stato visitare la nutrita e molto ben allestita mostra di DUCATI d’epoca (vi abbiamo potuto ammirare autentici gioielli dal restauro impeccabile) dove la scritta DUCATI e il tricolore italiano, sono messi in risalto in ogni dove, e questo non può che riempirci d’orgoglio.
Essere italiano e ducatista qui conferisce …si direbbe…un grande prestigio!
La terza piacevole sorpresa è stato organizzare in modo del tutto estemporaneo, un motogiro chiedendo ai nostri soci svizzeri di accompagnarci …in scrambler, naturalmente! L’idea di Maury il nostro President si rivela vincente poiché, vista la mostra, assaggiati wurstel e Knödel, bevuta una birra, fatte 2 chiacchiere ( solo 2 poiché la lingua tedesca ci è ostile) si rischia la noia. Quindi si parte per il motogiro che risolve subito, e di molto, la situazione di “crisi” .
Il paesaggio in questo angolo di svizzera corrisponde allo stereotipo ed è carino. La strada è ideale per piegare e i nostri “tutori svizzeri” per di più vanno …come degli assassini ….in queste strade, per fortuna deserte, creando con qualcuno di noi quel “filo” di ingaggio che fa produrre quel tanto di adrenalina che contraddistinguere un motogiro divertente da un motogiro entusiasmante!
Motogiro….forse più una competizione… dove, se si considera che loro conoscevano la strada e noi no, “gli italiani” hanno fatto la loro “porca figura”!
La sorpresa invece un po’ più “deludente” di questa nostra partecipazione al motoraduno svizzero è stata l’accoglienza al nostro arrivo!
Aderendo ben per tempo al loro invito e, arrivati con (sottolineo) 18 scrambler dall’italia (che non credo capiti tutti i giorni) ci saremmo aspettati, non dico la fanfara, ma almeno che qualcuno degli organizzatori se ne accorgesse e venisse ad accoglierci, qui, la precisione svizzera ha lasciato un pochino a desiderare, poi, invece forse “risvegliati” dal fragore delle nostre marmitte di rientro dal motogiro, travolti e soggiogati … chissà… dal fascino mai sopito dello scrambler, il Gotha degli organizzatori si è palesato con tanto di microfono per una intervista trasmessa in diretta alla radio locale, foto ricordo e l’offerta di un aperitivo (90° d’alcool camuffati in una bibitina dall’innocente colore rosato) che, ci ha costretto a….rimandare la partenza di una buona mezzora…. e a rientrare a Zurigo oltremodo soddisfatti di questa prima gita di primavera che la neve tardiva ha cercato, senza riuscirvi, di intralciare.
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