Amici dello Scrambler | Club Ufficiale Ducati di Moto Storiche
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…VERSO SUD raid dell’Appennino Abruzzese
    10 e 11 giugno 2006
    Testi di: Ombretta Paola Tagliaferri

Che grande spasso è stato questo raid dell’Appennino Abruzzese!
Progettandone la fattibilità mai avremmo pensato che questa regione sarebbe riuscita ed esaltarci tanto!
Splendide le strade quasi prive di traffico, affettuosa, a dir poco, l’accoglienza degli amici di Popoli nostra base di partenza, incantevoli gli scenari naturali con i meravigliosi paesi abbarbicati sulle sommità degli speroni rocciosi o adagiati sui declivi di aspre alture, esaltante la compagnia degli AMICI DELLO SCRAMBLER che, ancora una volta, hanno dimostrato di essere “speciali”, e perché no, ottima …e abbondante …la cucina locale.

E via, a tutto gas, in sicurezza però, abbiamo iniziato con “Le svolte di Popoli” percorso dell’annuale cronoscalata automobilistica d’agosto. Superato San Benedetto in Perillis, siamo entrati nell’altipiano di Navelli (zona famosa in tutta Italia per la produzione dello zafferano) poi ci siamo diretti verso Capestrano e Ofena dove si inizia “con un assaggio” degli splendidi paesi abruzzesi come Colonia Frasca e Rocca Calascio (famoso il castelloche la sovrasta set di svariati film) dov'è di rigore una sosta per godere di un panorama che sembra infinito.

Passato Castel del Monte (dove è bene fare rifornimento) siamo entrati nel Parco del Gran Sasso “piegando”, con gran soddisfacimento, sui pendii dei Monti della Laga e proseguendo fino a Campo Imperatore dove, abbiamo trovato, nonostante la stagione inoltrata ancora tanta neve…. che fosse l’ultima o la prima della stagione non ci è dato di saperlo ma che nonostante il sole, fosse un gran bel freddo quello si, lo abbiamo imparato. Dopo una breve sosta ripartiamo attraversando paesaggi a dir poco suggestivi verso il lago di Campotosto per dirigerci ad Amatrice dove avevamo un importante “appuntamento” con i famosi bucatini all’amatriciana. Dobbiamo ammettere che, dopo il pranzo, il famoso “calcio della pedivella indispensabilmente deciso”, come serve, per mettere in moto lo scrambler è stato un po’ ….come dire….appesantito, ma le splendide curve della mitica Subequana denominata (non a caso)
“paradiso delle pieghe” ci hanno subito rinfrancati durante il rientro a Popoli dove abbiamo trascorso una serata di vero spasso ….e, nuovamente di buona cucina.

Al mattino della domenica, di buon ora, piove!
Con la pioggia, si sa che volontà del motociclista, anche la più ferrea, subisce un duro colpo e, inevitabilmente vacilla…. Ma non quella degli AMICI DELLO SCRAMBLER che dopo un breve, dico breve, “momento di riflessione” si infilano le tute da acqua e vanno di pedivella, ai primi rombi non sembra neppure che piova più.

Questi scrambleristi il sole ce l’hanno dentro!!!!

Lasciamo Popoli direzione Parco Nazionale d’Abruzzo, attraversando le Gole di San Venanzio con il grazioso eremitaggio, uno dei tratti più belli che ci regala l’Italia, poi curva dopo curva Corfinio, Castel Vecchio Subequo, Secinaro entriamo nel Parco Sirente Velino e le curve e i tornanti di bellezza pari al paesaggio si susseguono e sembra non debbano finire mai. Dopo una breve ed infreddolita sosta (di sole non c’è traccia e la pioggerellina non ci abbandona) ai piedi del Monte Sirente, denominato Dolomiti d’Abruzzo, proseguiamo verso Rocca di Mezzo, Ovindoli, Celano, Pescina (paese natale di Ignazio Silone e del Cardinale Mazzarino), passo di Olmo di Bobbi, Cocullo (località famosa per la festa dei Serpari di maggio) fino a raggiungere ed attraversare le Gole del Sagittario.
Che dire, se non che è unica la suggestione di questi luoghi avvolti dalla bruma ed esaltati dal luccichio della pioggia che, devo ammettere, con il loro splendore, sono riusciti ad emozionarci.
Arriviamo a Scanno lago per la sosta pranzo, e, anche qui mettiamo a repentaglio il “calcio della pedivella indispensabilmente deciso” con l’ottimo ….e sempre abbondante…pasto, intanto, poiché la fortuna premia i temerari … è uscito uno splendido sole che ci accompagna per il resto della giornata.

Ripartiamo in direzione Villetta Barrea, attraversando Passo Godi (nel mezzo del Parco Nazionale d’Abruzzo) poi Pescasseroli quindi scendendo attraverso il Passo del Diavolo arriviamo alla Piana del Fucino, da qui, attraversando il Passo di Forca Caruso, torniamo verso la Valle Peligna fino a raggiungere Popoli non senza esserci fermati, per una breve sosta, in un altro incanto di paesino Fontaneto (XIV e XV secolo) che ci regala ancora scorci meravigliosi di questa Italia e di questa regione dolce e selvaggia e meravigliosamente ideale per un raid in moto ….e, come si suol dire “stanchi ma felici” (circa 500 km percorsi nei due giorni sullo scrambler, non sono uno scherzo… specialmente per le stoiche passeggere!) rientriamo a casa non prima di esserci ripromessi l’un l’altro di ritornare in Abruzzo.

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