Per cinque giorni la carovana, composta da splendidi esemplari di moto d’altri tempi controllate e valutate prima della partenza da un’apposita commissione di esperti ha ripercorso, con intatti tutto l’orgoglio e la fierezza del glorioso passato, le strade che in epoca ormai lontana furono quelle della “gran fondo” italiana più prestigiosa e popolare del mondo. Partiti come ormai tradizione alla mezzanotte di domenica 3 luglio dall'Idroscalo di Milano i circa 170 piloti provenienti da numerosi paesi, sono arrivati a Taranto dopo circa 1.800 combattutissimi chilometri venerdì 8 luglio dopo aver percorso da nord a sud i meravigliosi itinerari della dorsale appenninica italiana sogno e paradiso dei motociclisti di tutto il mondo. Il RACING TEAM degli Amici dello Scrambler ha partecipato nella categoria SPORT riservata a moto costruite dal ’57 all’ 80 nella classe 350 con i piloti Roberto Rossi, Ugo Gaia e Vittorio Iadarola e classe 500 con i piloti Maurizio Casadei Fiorenzo Sanchi e Gianni Ricci.
1° tappa Straordinaria l’atmosfera che assaporiamo a Milano alla partenza della prima tappa, piena di emozione, di concentrazione e di trepidante attesa della mezzanotte ora fatidica che darà il via alla manifestazione e, seppur dopo un’attesa che sembra interminabile, il momento arriva. Ora quello che conta è avere il serbatoio pieno, il manubrio ben stretto nelle mani e perseguire l’obbiettivo: arrivare a Taranto sulla propria moto. Così via, partiamo veloci confondendoci nel traffico della periferia milanese concentrati per non perdere neppure una delle frecce che indicano il percorso senza celarci d’aver un po’ d’ansia per la performance notturna che ci attende. Incredibile lungo la strada, nonostante sia notte fonda , la festosa partecipazione di tanta gente che tifa e incita i piloti rivivendo nel passaggio della gara, l’atmosfera di “allora” ancora piena di meravigliosi ed emozionanti ricordi. Le prime luci dell’alba cancellano le tenebre e il freddo pungente della notte e ci sorprendono a dirigerci alla voltadi Bologna fortunatamente in anticipo sul traffico ma ancora lontani da Arezzo che, nonostante sembri irraggiungibile puntualmente curva dopo curva, ci si materializza dinnanzi come un miraggio. Così, questa prima tappa in parte notturna, lunghissima e piena di fascino, sembra scivolata via in un attimo ma il tachimetro segna 470 km e sono trascorse 12 ore dalla partenza, il fisico ha bisogno di sonno e di riposo ma la mente ostinata indugia sui particolari della tappa rivivendo con compiacimento le non poche emozioni.
2° tappa Al mattino belli carichi si parte per Viterbo, meta dell’odierna tappa, dovremo percorrere 287 km.. Purtroppo piove, ma non importa e poi dura poco, unico inconveniente, procedendo verso il Lago Trasimeno la strada molto scivolosa, ma lo spettacolare buffet allestito nell’antico borgo medioevale di San Martino in Colle abbellito dalla presenza di personaggi in costume, ci fa scordare ogni difficoltà … facciamo il pieno e ripartiamo veloci, Viterbo non è dietro l’angolo! Questa seconda tappa segna una svolta dal punto di vista agonistico per il nostro Team! Oggi il nostro Fiorenzo Sanchi conquista il primo posto nella prova speciale di Castiglion Fiorentino risultando primo in classifica nella classe 500 inoltre Vittorio Iadarola guadagna il secondo posto nella classe 350. Urrà!!! Alla luce della classifica si accendono gli animi e cambia anche la filosofia, da ora non si corre tanto per arrivare a Taranto, ma anche per regalare il minor numero di posizioni possibili agli avversari, dato che adesso tutti si sono accorti che ci siamo e che facciamo sul serio. Comunque la gara continua e non perdona né noi né gli altri concorrenti: Ugo Gaia, che già sul far del mattino durante la prima tappa aveva avuto guai elettrici risolti a tempo di record da Lauro Micozzi, si accorge a Viterbo di aver sgabbiato i cuscinetti della ruota anteriore, per cui grande sforzo logistico per rimediare i ricambi e… altro intervento del nostro impagabile Lauro. A questo punto diviene oltremodo necessario preservare la meccanica! Mirando ad un risultato agonistico importante, rallentiamo l’andatura e dosiamo ancor più la velocità: dobbiamo difendere i risultati fino adesso ottenuti! Il discorso fila ma … non tutti riescono a contenersi! Infatti Maurizio e Gianni, piloti da assalto, ogni tanto ingaggiano qualche duello sulle curve appenniniche o tra loro o con qualche pilota straniero particolarmente focoso. Certo, preservare-la-meccanica sarebbe meglio, ma come si fa a non cedere al fascino di allungare su di questi tratti incredibili in cui ci imbattiamo sui crinali abruzzesi? Come descrivere quanta emozione per un motociclista risieda nella guida veloce nel misto, dove lo Scrambler nonostante l’età, domina per maneggevolezza ed agilità?Ma la cosa basilare è che dal punto di vista della gara, siamo molto regolari, tutti riusciamo a rispettare i controlli orari e a non prendere penalità e ne siamo orgogliosi.
3° tappa Meta odierna Avezzano, dove arriveremo nel tardo pomeriggio dopo aver attraversato le grandi faggete di Canepina e gli sconfinati campi di noccioli di Eutizio. Purtroppo Ugo Gaia ha sbiellato e per quanto attraversi il traguardo di Avezzano sulla moto (spenta) la sua avventura in sella allo scrambler finisce qui… ma non è detta l’ultima parola, infatti nella notte arriva da Rimini il fratello a portargli … un …un … come definirlo? mezzo-di-locomozione-su-due-ruote-denominato-scooterone sul quale termina la Milano-Taranto. Spiacenti per la disavventura di Ugo siamo però strafelici per un altro successo del nostro team oggi Gianni Ricci ha vinto la prova speciale. Ad Avezzano arriviamo dopo 257 km di strada fantastica e veniamo accolti nella bellissima piazza della cattedrale gremita di persone che tengono in mano il libro sulla Milano-Taranto dove sono pubblicate le foto di moto e piloti. Questi sfogliano le pagine per vedere chi sei, da dove vieni e che moto hai e un po’ timidamente si avvicinano per chiedere un autografo …ma a chi a noi? Ma allora … è vero quello che disse Andy Warrol “15 minuti di fama spettano a tutti” ed ora tocca a noi! E’ quasi commovente, sicuramente indimenticabile.
4° tappa Fra curve magnifiche e stupende colline (ma di quante ne è fatta l’Italia?) anche oggi macineremo un bel po’ di km per arrivare a Castropignano, 336 km per l’esattezza che porteranno la percorrenza a 1.350 km dall’inizio della gara che ci ha fatto valicare incantati questo nostro bel paese facendoci scorgere, sotto l’incombenza del cronometro quindi, solo fuggevolmente, luoghi inaspettati ma, siamo in gara e anzi, diamoci da fare! Tocchiamo Pescasseroli, Alfedena, Ruffiano, tutte località che avremo voglia dirivedere in futuro, per arrivare a San Bartolomeo in Galdo ricevuti da sindaco e Miss Benevento che giudichiamo, unanimemente, più lei “da corsa” delle nostre moto! Si festeggia alla grande l’arrivo della Milano-Taranto, siamo addirittura accolti con grandi manifesti di benvenuto affissi lungo le strade di accesso al paese e ci fa un gran piacere questa dimostrazione di calorosa accoglienza del nostro meraviglioso sud. Vengono consegnati premi ai piloti che gareggiarono all’epoca, come pure al club più numeroso (quello olandese) e ad un altro paio di club stranieri, fra cui quello di Malta che per la prima volta partecipa alla Milano-Taranto ma …. anche noi partecipiamo per la prima volta … se questa è una valida motivazione … anche noi siamo un moto club, per di più Ufficiale Ducati, che gareggia con ben sei piloti ed un direttore tecnico, non sarebbe stato polically correct non dico premiare ma anche solo menzionare il nostro gruppo? Si riparte per Castropignano dove alloggeremo e nella serata ancora premiazioni per oltre un’ora, si consegnano coppe atutti gli incaricati, dai commissari alle staffette alle segretarie medico compreso e ai responsabili dell’organizzazione … ma non sono gli iscritti i protagonisti di una manifestazione? La cosa provoca più stupore che consenso ma è unanime opinione che il loro lodevole impegno sta permettendo a noi tutti di portare a termine questa esperienza meravigliosa di cui andiamo orgogliosi. Anche oggi ottima performance di uno-dei-nostri, Roberto Rossi scala la vetta della classe 350.
5° tappa Oggi si raggiunge Taranto traguardo della nostra avventura. Percorriamo annoiati i 405 interminabili pianeggianti km di rettilinei, che non sono di certo il sogno dello scramblerista, avvertendo l’odore della polvere dei campi lavorati e delle stoppie incendiate sotto un caldo cocente e una luce accecante ma finalmente siamo a Taranto, dove l’atmosfera è magica: il sogno si è realizzato, siamo tutti sul lungomare a sfilare nella parata finale, in un tripudio di folla stanchi, piuttosto frastornati ma immensamente felici. Tutto piano piano si dilegua, ansia, fatica, caldo, tutto. Non solo siamo riusciti ad arrivare, ma realizziamo che gli Scrambler si sono fatti rispettare da moto di altre marche e di altre epoche, che siamo un team forte ed organizzato ed oltretutto che abbiamo sbancato come punteggio! Percorrere 1.755 km in 5 giorni (la Milano-Taranto è la corsa a tappe più lunga del mondo) richiede concentrazione costante e resistenza fisica, gli avversari non sono da sottovalutare essendo degli specialisti preparati e motivati oltre che grandi appassionati, per di più gli stranieri, ed è foltissima la schiera, sono noti per essere dei veri “ossi duri”, solo di olandesi se ne contavano una quarantina e che dire delle moto? Tutte di rango e ben preparate dalla Guzzi Sport 15 alle Bmw fine anni ’70 passando attraverso Gilera, Aermacchi, Ducati, Laverda, Morini, Mondial, Norton, Triumph BSA… anche se non mancano Vespe, Lambrette, Sidecar e perfino un Guzzino 65 targato Monte Carlo con pilota in abbigliamento da motociclista coloniale e con affisso lo scaramanticon°1. Che bello e che risultati commentiamo tra noi e ci chiediamo: cos’è la Milano-Taranto? Volete la risposta? Un’esperienza incomparabile che ti fa desiderare di “esserci” nuovamente.
Questi i risultati del RACING TEAMAmici dello Scrambler
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classe 350
1° posto Roberto Rossi
3° posto Vittorio Iadarola
classe 500
2° posto Fiorenzo Sanchi
3° posto Gianni Ricci
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Veramente eccezionale il risultato ottenuto dal nostro TEAM , bravi ragazzi, siamo orgogliosi di voi! Un ringraziamento doveroso al direttore tecnico Lauro Micozzi, professionista competente e caro amico.
PARTECIPANTI:
MAURIZIO CASADEI n. 93 Rimini (the President)scrambler 450
FIORENZO SANCHI n. 94 Morciano di R.- RN (già team Motogiro d’Italia 2003)scrambler 450
ROBERTO ROSSI n. 90 Riccione (già team Motogiro d’Italia 2003)scrambler 350
GIANNI RICCIn. 92 San Vito di Rimini (già team CAMERUN 2005)scrambler 450
VITTORIO IADAROLAn. 91 Pavullo nel F.- MO scrambler 350
UGO GAIAn. 89 Morciano di R.- RN scrambler 350
DIRETTORE TECNICO:
LAURO MICOZZI Macerata (già team MAROCCO 2003 e CAMERUN 2005)
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