E’ di nuovo l’Abruzzo la meta di uno dei più bei weekend in “sella allo scrambler” del programma EVENTI 2007 …. come dire….visto il successo, il divertimento, la bellezza dei luoghi, l’accoglienza, è stato inevitabile ritornarvi!
E poi ….potremmo dimenticare di menzionare le larghe strade tutte curve e tornanti dall’asfalto impeccabile e “prive di traffico???? E dove le trovi?!?Ecco perché all’appuntamento a Popoli si presentano quasi tutti i ragazzi che hanno partecipato alla scorsa edizione ai quali se ne sono aggiunti tanti di nuovi.
Il caldo torrido di questo fine settimana di fine luglio si fa sentire alla partenza nel “paddock” improvvisato sul piazzale dell’hotel che ci ospita dove si dà un’ultima occhiatina alle moto e si incomincia a “calciare sulla pedivella” …devo dire…con una certa “frenesia” ma, presto ci inerpicheremo sulle strade di montagna e, aumentando la quota, il caldo si farà sentire meno.
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Parco nazionale della Maiella |
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Ci avviamo sulla SS 5 Tiburtina e presto superiamo gli abitati di Salle (mt. 472) Caramanico Terme (mt. 556) S. Eufemia a Maiella (mt. 878) fino a raggiungere il Passo San Leonardo (mt. 1282) nel Parco Nazionale della Maiella dove, dopo una “indispensabile” pausa caffè….(è importante la carburazione del mezzo…ma anche quella del pilota!), affrontiamo la lunga e panoramica strada in discesa che ci introduce nella Valle Peligna. Attraversiamo l’antico abitato di Pacentro (mt. 680) sovrastato dalla coppia di splendide torri medioevali dove, la nostra colorata e rumorosa scrambler-carovana attira più di uno sguardo incuriosito. Riprendiamo a salire immergendoci dopo Cansano (mt. 835) nel fitto Bosco di S. Antonio continuando verso Pescocostanzo (mt. 1395) e Roccaraso (mt. 1236) sul suggestivo Altipiano delle 5 Miglia (che strada!!!)
Siamo già ai confini del Molise e ci possiamo concedere un’altra breve sosta ad Alfadena (mt. 914) prima di continuare verso il Parco Nazionale d’Abruzzo dove dopo l’ennesimo tornante ci appare all’improvviso il Lago di Barrea (mt. 1060). La veduta è fantastica e l’attenzione rischia di essere rapita dallo splendore del paesaggio ma la “feroce” sequenza di stretti tornanti che ci porterà al passo di Monte Godi (mt. 1630) non consente la minima distrazione. Peccato ....per il panorama intendo, non certo per le curve!
In breve arriviamo a Frattura (mt. 1275) piccola frazione della più nota Scanno. Pranziamo in una locanda affacciata a picco sul lago, qui il binomio “delizie gastronomiche” più “ambiente divino” si farà davvero ricordare a lungo! Ma c’è n’è ancora di strada da fare per oggi prima di girare definitivamente la chiave!
Ora, dopo aver attraversato un’infilata di luoghi incantevoli come Anversa degli Abruzzi (mt. 556) Cocullo (mt. 897), Ortona dei Marsi (mt. 1003) e superato il valico di Gioia Vecchio (mt. 1378) puntiamo decisi verso il Parco Regionale Sirente Monte Velino. Al Valico di Forca Caruso (mt. 1.107) il paesaggio cambia deciso, la zona è particolarmente ventosa lo testimoniano la vegetazione bassa e rada e, nondimeno, la presenza di una centrale eolica. Il tempo scorre e i km. anche e, attraversate le Gole di San Venanzio, rientriamo a Popoli dopo aver macinato circa 350 km di splendide curve e favolosi tornanti ammantati da un’ asfalto praticamente perfetto e attraversato abitati dal fascino unico, inviolati dal trascorrere dei secoli.….gran bella giornata! E, domani c’è ne sarà ancora…
domenica 29 luglio
Oggi seguiremo un itinerario che si snoda interamente nel comprensorio del Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga. Guadagniamo progressivamente quota attraversando successivamente Bussi (mt. 344) poi Ofena (mt. 531) quindi Villa S. Lucia (mt. 850) fino alla prima sosta carburante …del mezzo e del pilota naturalmente… a Castel del Monte (mt. 1346). Percorrendo queste strade è inevitabile per tutti coloro che hanno partecipato alla scorsa edizione del Tour d’Abruzzo ricordare queste montagne coperte di larghe chiazze e cumuli di neve, del tutto inaspettata, e il freddo a tratti pungente nonostante fosse giugno ma, quest’annoè tutt’altra cosa e il luogo si mostra sotto una luce dal fascino completamente diverso. Il gruppo, subito affiatato già dopo i primi km. di ieri, procede piuttosto spedito verso il Valico di Monte Serre (mt. 1599) da dove si gode la magnificità dell’altipiano di Campo Imperatore (mt. 1.400) adagiato alle pendici dell’imponente Gran Sasso d’Italia.
Attraversiamo, nella sua parte più stretta, la piana fino al Valico di Sole (mt. 1621) e, dopo aver attraversato 8 km. di fitto bosco arriviamo a Ricopiano conca carsica nel cuore del massiccio del Gran Sasso di eccezionale bellezza Situata a circa mt 1200 di altezza è una rinomata stazione turistica punto di partenza per interessanti ed incantevoli escursioni naturalistiche, speleologiche ed alpinistiche e, dove, nondimeno si può gustare la “pizz’onta” una gustosa frittella salata accompagnata a vari salumi e, credetemi, non c’è stato neppure uno solo degli Amici dello Scrambler che non abbia apprezzato! Si riprende la strada passando dalla provincia dell’Aquila a quella di Teramo scendendo di quota verso Castelli antico borgo situato ai piedi del Monte Camicia nel Parco del Gran Sasso-Laga dove, forse nove o dieci secoli fa, iniziò la produzione della ceramica.
Da allora il paese è vissuto di ceramica, fino ad arrivare all’apice della maestria nel ‘600 e ‘700. Proseguiamo ancora verso quote più basse e attraversiamo la Valle del Vomano dove, in questa domenica di fine luglio l’afa della piana ci avvolge. Dopo una breve sosta al Santuario di San Gabriele nei pressi di Isola del Gran Sasso torniamo in montagna attraversando il Passo delle Campanelle (mt. 1.299) poi via verso il Valico di Fonte Cerreto (mt. 1.120) per raggiungere lo stupendo borgo incastellato S. Stefano di Sessanio (mt. 1.251) dove ci concediamo una sosta. Questo luogo dalla elegante e ben conservata architettura medioevale è unanimemente riconosciuto come uno dei più bei borghi d’Italia.
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Santo Stefano di Sassanio |
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Qui mura, porte, archi, chiese, palazzi e torri deliziano i visitatori, le facciate in pietra delle case hanno un magico riflesso di un rosa intenso e le strette vie si aprono improvvisamente su piazze dai balconi in fiore.
Ammiriamo l’architettura delle famose “case mura”, caratterizzate da camminamenti coperti e da unità abitative legate tra loro dovescorgiamo ingressi con singolari archi in pietra e secolari arredi urbani. Camminiamo ammirati nel dedalo delle viuzze dove si respirano ritmi lenti, in una rarefatta assenza di suoni, e ci pervade una idea di pace che prende il cuore.
E’ un peccato lasciare questo luogo incantevole, questo borgo fuori dal tempo nell’avvolgente tepore del tramonto d’estate per fare ritorno a Popoli dove si conclude dopo 600 km. di splendore il nostro scrambler weekend, ma portiamo negli occhi tanta magnifica strada, tanti luoghi incantevoli e nel cuore la splendida esperienza e l’ accoglienza cordiale che, ancora una volta, ci hanno riservato Gabriele e gli “Abruzzo Boys”
…. prendete nota ragazzi, l’Abruzzo è….. un luogo da non perdere!